Superbonus alberghi 2023: tutto quello che si deve sapere!

Per chi non lo sapesse, con Il D.L n. 152 del 6 novembre 2021 è stato introdotto all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), un credito d’imposta pari all’80% delle spese sostenute per la riqualificazione di strutture alberghiere.
A questa misura si aggiunge anche un contributo a fondo perduto – slegato dal tax credit – con un tetto fino a 100 mila euro.
Gli incentivi possono essere richiesti per:

  • interventi attuati dalla data di entrata in vigore del decreto;
  • interventi avviati dopo il 1° febbraio 2020 ma non ancora conclusi alla data di entrata in vigore del decreto e fino al 31 dicembre 2024

Ma cerchiamo di capire meglio insieme, nello specifico, che cosa include questo superbonus e perché potrebbe essere un’ottima notizia anche per gli ospiti/clienti, soprattutto quando parliamo di riposo.

Sicurezza, dotazioni, interventi di ammodernamento: chi più ne ha… più ne metta.

Fra gli interventi ammissibili, il super-incentivo offre davvero tantissime possibilità di utilizzo: dalla messa in sicurezza delle strutture, alle opere di ammodernamento, dagli arredi alle piscine termali, tutto il necessario, dunque, per rendere un albergo più efficiente e sostenibile in termini di impatto ambientale ed energetico.
Si tratta, in buona sostanza, di una misura importante per far ripartire l’economia del turismo dopo un grave periodo di stop e chiusure conseguenti all’emergenza pandemica, che tanto impatto e ricadute ha avuto sul settore alberghiero in Italia.
È, insomma, anche una maniera per agevolare le tante spese di chi, in difficoltà a dover sostenere lavori di ammodernamento necessari e fondamentali, può così far fronte ad un sistema di incentivi statali per rendere la proprietà più funzionale, sicura e perché no…anche bella.

Investire sulla qualità delle camere da letto: l’importanza del dormire bene in albergo

Per quanto riguarda la camera da letto, un buon albergatore conosce perfettamente le precauzioni da prendere, gli standard da rispettare, il giusto rapporto qualità/prezzo degli arredi e dei complementi dal momento che proprio dalla camera – e più nello specifico, dal riposo – dipenderà buona parte della valutazione complessiva che il cliente trarrà della struttura.
(Non è un segreto, infatti, che uno dei primi riferimenti per recensire un luogo in cui si è pernottato è proprio quello della qualità del sonno provata).
Ci sono dei parametri normativi obbligatori da dover rispettare: il più importante riguarda il materasso, che deve essere omologato ignifugo cioè realizzato con materiali che rallentino il più possibile la combustione.
Un materasso per alberghi deve essere certificato, attraverso la dichiarazione di conformità del produttore, e a norma, dunque contrassegnato dalla dicitura 1IM, che si ottiene dal Ministero degli Interni dopo aver compiuto una Prova di Reazione al Fuoco.
Per quanto riguarda la tipologia di materasso da scegliere, invece, di solito le opzioni più gettonate fra le strutture ricettive sono quelle del materasso a molle e quello in poliuretano espanso.
Il materasso in poliuretano espanso ha costi più contenuti ma è meno traspirante di quello a molle: è maneggevole e pratico ma si raccomanda di tenere ben presente la sua densità e lo spessore per arrivare a un risultato finale di comodità e benessere.

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Sogni… d’ORO con questa nuova professione da “influencer” del riposo

Beh, inutile negarlo: il reddito c’è tutto. Stiamo infatti parlando di più di 30.000 euro al mese.
L’idea – in qualche modo – anche: essere osservati ogni notte, durante il sonno, e provare a dormire mentre si viene disturbati con qualsiasi invenzione e trucchetto possibile dagli utenti/seguaci.
Ebbene… si tratta proprio di questo: il lavoro di Jakey Boehm, ventottenne australiana, è nato un po’ per caso ed un po’ per gioco su TikTok, il social media che spopola fra la generazione Z e che raccoglie alcune delle testimonianze web più bizzarre e incredibili.
Man mano che i followers crescevano, divertendosi sempre di più a trovare nuove idee e stratagemmi per provare a svegliarlo, Jakey ha pensato bene di continuare col suo progetto ed oggi ha un account seguito da mezzo milione di persone e dei cospicui guadagni mensili, che arrivano proprio dai “regali” che i suoi seguaci accumulano giocando con lui, nell’arduo tentativo di destare e interrompere il suo sonno con rumori, luci, effetti speciali.
La sua stanza, ogni notte, si trasforma così in un set cinematografico, costantemente sotto l’occhio vigile di chi si collega a “spiarlo” e svegliarlo (ce la faranno?).
“L’influencer del sonno”, come è stato già soprannominato da qualcuno potrebbe allora diventare una delle tante nuove figure che trova spazio nel complesso e sfaccettato mondo delle professioni digitali e performative.
Dopo quelli che vengono pagati per assaggiare le pietanze più strane e particolari, o chi si inventa trend bizzarri da riproporre e diffondere nell’etere, ecco che allora anche Jakey, e il suo gioco di sonno/veglia che coinvolge e stimola gli utenti s’impone nel panorama e lascia il segno, non senza attirare ovviamente qualche critica e perplessità.
Ma scherzi e… influncer a parte, che cosa sappiamo sulla sensibilità a luci e rumori durante il sonno e come mai alcune persone ne “soffrono” in maniera più intensa?

Luci e rumori durante la notte

Gli effetti della luce sul nostro corpo è altamente impattante e produce, anche laddove non ce ne accorgiamo direttamente, degli effetti che possono disturbare o alterare lo stato di addormentamento e rovinare un momento estremamente delicato e vitale per il nostro organismo, ovvero il riposo. Addormentarsi in un ambiente privo di luce favorisce il rilassamento e la secrezione di melatonina, ormone che influisce enormemente sul sonno.
Per quanto riguarda la relazione fra rumore e riposo, è particolarmente utile fare un accenno al rumore bianco e al rumore rosa. Il ruolo dei suoni infatti – tecnicamente, rumori – è davvero fondamentale non soltanto nella fase notturna ma coinvolge su più livelli tutta la nostra vita, giacché sono pochissimi ormai i momenti in cui viviamo totalmente in assenza di essi. Il rumore bianco è statico, cioè è lo stesso a tutte le frequenze. E’ indicato per indurre lo stato di addormentamento e lo si usa nei reparti di terapia intensiva, specialmente quella neonatale, per donare sollievo e tranquillità al riposo dei piccoli degenti. Il rumore bianco non esiste in natura ma può essere ricreato artificialmente.
Il rumore rosa ha invece frequenze basse ma di potenza maggiore rispetto al rumore bianco ed è considerato efficace per indurre lo stato di addormentamento e conciliare il riposo. Con le sue caratteristiche armoniose e delicate, il rumore rosa stimola la concentrazione e aumenta il grado di rilassamento. Il suono delle cascate o delle onde oceaniche, riproduzioni naturali di rumore rosa, ne sono la conferma.
Ma non diciamolo ai fan di Jakey: loro optano per scherzi e trucchetti tutt’altro che concilianti per il sonno.

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Turismo e alberghi: finalmente un segnale di ripresa

Il biennio pandemico appena trascorso ha messo a dura prova i più disparati settori dell’economia mondiale, comportando misure restrittive, piani di intervento, soluzioni immediate da parte dei vari governi nazionali al fine di riuscire a salvare il patrimonio di risorse disponibile.
Oltre all’aspetto sanitario, il più vulnerabile e colpito, e quello emotivo che ha lasciato e lascerà segni indelebili su tutta la popolazione che ha vissuto questo momento inaspettato di fragilità e paura, è proprio sulla ripartenza economica che si gioca la partita del futuro.
L’Italia, col suo inestimabile patrimonio di arte e cultura, temporaneamente inaccessibile al grande turismo da parte di visitatori stranieri, ha sopportato comunque con grande dignità il fermo attività e ora si varano le misure ad hoc per imprese e lavoratori.

PNRR: di cosa si tratta?

Il piano nazionale di ripresa e resilienza stabilisce un impegno complessivo per il settore turistico, pari a 2,4 miliardi che – con la leva finanziaria – salgono a 6,9. Gli alberghi e le strutture ricettive di vario tipo (agriturismi, stabilimenti termali, balneari, parchi a tema) dunque, potranno tirare un sospiro di sollievo anche grazie al credito d’imposta – riconosciuto fino all’80% delle spese sostenute – su interventi che potranno concludersi entro la fine del 2024 e che riguardano l’incremento dell’efficienza energetica, la riqualificazione antisismica e i lavori volti all’eliminazione di barriere architettoniche.
Col PNRR, quindi, si vuole aiutare le imprese a rimuovere rischi strutturali ma anche a promuovere la digitalizzazione: sono previsti infatti anche contributi a fondo perduto che inglobano questo tipo di interventi.
Il turismo, in effetti, va reso sempre più attrattivo e alla portata di target e standard in continua evoluzione: l’enorme patrimonio artistico, paesaggistico e culturale dell’Italia va portato al massimo delle sue potenzialità puntando sull’innovazione tecnologica, la sostenibilità ambientale e la digitalizzazione.

Alberghi: il momento giusto per “rifare il look” alla vostra struttura

Oltre agli interventi progettuali e architettonici di rilievo, nonché al risanamento di eventuali lacune strutturali per essere totalmente a norma, secondo i regolamenti vigenti, questo potrebbe essere il momento perfetto per gli albergatori di pensare anche al confort e al design della propria struttura.
Le camere da letto, e soprattutto i materassi, giocano un ruolo fondamentale nell’esperienza di valutazione del soggiorno da parte dei clienti: se non avete sostituito gli elementi del sistema letto della vostra struttura ormai da qualche tempo, è tempo di provvedere alla svelta.
Le soluzioni e le opportunità sul mercato possono garantire un ottimo rapporto qualità-prezzo, andando a vantaggio di recensioni e giudizi più che positivi sul pernottamento nel vostro albergo.
Per quel che riguarda i materassi, il focus è soprattutto sulle dimensioni: se le misure standard sono sempre state fissate in 80 cm di larghezza per il singolo, 120 cm per i materassi da una piazza e mezzo e 160 cm per i matrimoniali con la lunghezza che si attestava su 1.90 cm, oggi si impongono sempre di più sul mercato delle variazioni per così dire aggiornate, le misure “moderne”, con un salto in lunghezza di ben 10 centimetri, arrivando ai 200cm, e con tendenza sempre maggiore di richieste anche verso i 210 cm sia per rete che materasso e in particolar modo per i letti da una piazza e mezzo e quelli King Size.
Allora via libera al restyling delle vostre camere d’albergo, ma tenete ben presenti le misure se volete accontentare i vostri futuri clienti, regalando loro un’esperienza unica ed indimenticabile presso la vostra struttura.

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Materassi per alberghi: linee guida per una scelta consapevole

Soggiornare in albergo deve necessariamente essere un’esperienza confortevole e a suo modo speciale, si deve quindi prestare particolare attenzione ai dettagli: nessuno gradirebbe trovare biancheria sporca, colazioni standardizzate e per l’appunto, un materasso scomodo su cui riposare.

Sia che si tratti di un viaggio di svago o di lavoro, pernottare in una struttura ricettiva deve far sentire l’ospite come a casa propria, per cui prestate particolare attenzione al primo impatto: i primi dieci minuti sono importanti per mettere a proprio agio il cliente.

Per quanto riguarda la camera da letto, un buon albergatore conosce perfettamente l’obiettivo che tutto il team deve perseguire :”La Qualità del Riposo”.

Quando si dorme bene, durante il giorno si ha più energia, si è più allegri e più attivi, migliorano le relazioni interpersonali; inoltre, concentrarsi è più facile e la mente rimane più sveglia, per cui un sonno di qualità è un vero toccasana.

Le precauzioni da prendere, gli standard da rispettare e certo non si risparmierà in qualità dal momento che proprio dalla camera – e più nello specifico, dal riposo – dipenderà buona parte della valutazione complessiva che il cliente trarrà della struttura.

La scelta di un materasso non è sicuramente banale, ci sono molte varianti in gioco da considerare:
ad esempio, i classici materassi a molle, si sono evoluti nelle molle insacchettate, cioè indipendenti le une con le altre, un processo che rende il prodotto finale sensibilmente più confortevole ma certo e performante.

Non solo molle ma anche materassi in schiume memory, molto maneggevoli e pratici ma si raccomanda di tenere ben presente la densità delle schiume utilizzate e lo spessore per arrivare ad un risultato finale di comodità e benessere, simile alle molle.

Ci sono inoltre dei parametri normativi obbligatori da dover rispettare: il più importante riguarda il materasso, che deve essere ignifugo cioè realizzato con materiali che rallentino il più possibile la combustione.

Un materasso per alberghi deve essere certificato, attraverso la dichiarazione di conformità del produttore, e a norma, dunque contrassegnato dalla dicitura 1IM, che si ottiene dal Ministero degli Interni dopo aver compiuto una Prova di Reazione al Fuoco.

Un albergatore esperto, prima di procedere all’acquisto, sa che è bene controllare scrupolosamente sia i parametri della normativa vigente che la garanzia del prodotto acquistato.

Un altro parametro da tenere in considerazione e qui entra in gioco anche la capienza e le varie specificità di ogni singola struttura e delle camere, riguarda le dimensioni del materasso: in Italia le più comuni sono: materasso singolo, matrimoniale, una piazza e mezzo e materasso alla francese.

Se il materasso singolo è adatto per letti aggiuntivi e spazi piccoli, così come quello alla francese, soluzione più agevole del normale materasso singolo ma comunque dalle dimensioni contenute, le varianti del matrimoniale – chiamato anche a due piazze – e dell’imbottito ad una piazza e mezzo sono senz’altro le più comuni in relazione a camere che debbano ospitare più di una sola persona.

In ultimo, ma non per certo per importanza, tocca rivolgere un pensiero alla tipologia di materasso da scegliere: le opzioni più gettonate fra le strutture ricettive sono quelle del materasso a molle e quello in schiuma.

Anche qui, la decisione finale dell’albergatore dipenderà da un’insieme di variabili legate alla tipologia di struttura (un tranquillo bed and breakfast in campagna avrà chiaramente esigenze diverse rispetto ad un albergo di transito di un centro cittadino o di uno snodo commerciale), al budget a disposizione, all’affidabilità di un’azienda nell’avere tutte le certificazioni e l’assistenza, ma anche alla propensione personale.

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StopVir: l’innovativo coprimaterasso anti-coronavirus

Una importante innovazione viene in aiuto al comparto alberghiero, un settore che ha subito una forte battuta di arresto a causa della pandemia da Covid-19: l’innovativo coprimaterasso anti-coronavirus StopVir.

È infatti forte l’esigenza, da parte di albergatori e gestori di strutture ricettive, di dotarsi di strumenti tecnici, che diano maggiore sicurezza sia ai propri clienti che a coloro che lavorano in tali strutture, oltre che a proteggere il materasso.

Chiardiluna Materassi, da sempre attenta alle esigenze dei propri clienti, propone un nuovo coprimaterasso, che metta insieme l’esigenza della massima protezione: StopVir.

StopVir è un prodotto unico nel suo genere, un coprimaterasso ad angoli elastici che protegge sia il riposo dell’ospite in albergo, sia il materasso. Un prodotto che è, allo stesso tempo:

testato contro il coronavirus umano;

– dotato, su richiesta, di protezione anti-liquidi salvamaterasso.

Com’è fatto StopVir?

StopVir è un coprimaterasso 100% in poliestere trattato con un additivo specifico antivirale testato su coronavirus umano. Il principio attivo sfrutta la potenza dei sali d’argento, con un forte e rapido effetto antivirale e antibatterico che si dimostra efficace entro 2\5 minuti.

È tessuto e manufatto interamente in Italia, i suoi angoli elastici lo rendono facile da posizionare ed è lavabile ad acqua fino a 60°. Un coprimaterasso di qualità e lunga durata, ma soprattutto sicuro: è, infatti, ipoallergenico e conforme agli standard di atossicità BPR e REACH.

Com’è fatto StopVir Aguatech?

StopVir è disponibile anche nella versione con accoppiaggio di pellicola idrorepellente antiliquidi posizionata nello strato inferiore, con effetto 3D, traspirante ma in grado di blocca le molecole liquide: un prodotto che non viene percepito dal cliente, ma che protegge al 100% il materasso.

Bonus vacanze: 500 euro per chi trascorre le vacanze 2020 in Italia

Per il turismo italiano si prevedono, tra giugno e settembre, almeno 50 milioni di presenze in meno, secondo quanto evidenziato dagli addetti di settore. Gli operatori prevedono un ritorno al turismo degli anni ’60, con viaggi che prediligeranno gli spostamenti in auto rispetto a treni e aerei.

Cambiano le abitudini

Vacanze più brevi e in mete più vicine, un turismo domestico, dei borghi e dei luoghi meno sovraffollati. “Andremo in vacanza questa estate” – garantisce il sottosegretario del Mibact, Lorenza Bonaccorsi – “Stiamo lavorando alle normative con il comitato tecnico scientifico: servirà un distanziamento sociale adeguato”.

Il bonus vacanze

Al fine di agevolare la ripresa ci sarà un “Bonus Vacanze” per i futuri villeggianti, da non confondere con i voucher per i rimborsi di viaggi cancellati.
 Il Governo, infatti, varerà un decreto che arriverà fino a 60-70 miliardi, di cui una trentina per le garanzie statali per i crediti alle imprese.
 Ciò che rimane, circa 5 miliardi, dovrebbe andare al turismo e gran parte dei soldi serviranno a finanziare, appunto, il “Bonus Vacanze”, che sarà destinato solo a chi sceglierà, per le vacanze quest’anno, località italiane.


L’ipotesi allo studio

Il contributo arriverà ad un massimo 500 euro per famiglia, quale che sia la lunghezza della prenotazione. Per i nuclei familiari composti da due persone il voucher sarà al massimo di 300 euro, mentre per quelli composti da una sola persona si potrà usufruire di un bonus di 150 euro. 
“Considerando che i nuclei familiari in Italia sono 23 milioni e che il reddito medio è pari a 31 mila euro, si può capire il costo di una simile operazione”, aggiunge Bonaccorsi.


Come utilizzare il Bonus Vacanze e chi ne avrà diritto

Il bonus si potrà sfruttare in un’unica soluzione e quindi non potrà essere frammentato in più strutture ricettive: per l’80% sarà uno sconto su quanto si dovrà corrispondere alla struttura mentre il restante 20% sarà una detrazione dall’imposta di reddito.
Allo stato attuale sono stati esclusi i pagamenti tramite i portali tematici di intermediazione tra l’utente e la struttura ricettiva, escluse le agenzie di viaggio e i tour operator.
Il voucher verrà erogato a favore di nuclei familiari con ISEE inferiore a 40.000 euro e potrà essere utilizzato dal 1° di luglio fino al 31 Dicembre 2020 da un solo componente del nucleo familiare.


Le dichiarazioni del Presidente del Consiglio

Giuseppe Conte, intervistato dal Corriere della Sera, ha dichiarato “Quest’estate non staremo al balcone e la bellezza dell’Italia non rimarrà in quarantena. Potremo andare al mare, in montagna, godere delle nostre città. E sarebbe bello che gli italiani trascorressero le ferie in Italia, anche se lo faremo in modo diverso, con regole e cautele. Attendiamo l’evoluzione del quadro epidemiologico per fornire indicazioni precise su date e programmazione”.
Una buona notizia per tutti gli operatori turistici, che stanno vivendo un momento di incertezza.


Regioni al lavoro

Intanto, le Regioni si stanno muovendo per ripulire le spiagge e montagne, città di arte e luoghi di villeggiatura per essere pronti alla ripartenza delle attività estive. A Pasquetta i governatori regionali hanno infatti firmato ordinanze ad hoc per permettere la manutenzione degli stabilimenti balneari, pur con tutte le sicurezze del caso. Le ordinanze comprendono anche le attività di manutenzione straordinaria degli stabilimenti balneari, i piccoli lavori di manutenzione edile privata e pubblica e le attività dei cantieri nautici propedeutiche alla consegna.

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Consigli per ristrutturare le camere d’albergo

 

Prima di iniziare un progetto di ristrutturazione delle camere d’albergo è necessario inanzitutto stabilire l’ammontare del budget da destinare ai lavori. Questo comporta un aumento dei costi, tuttavia, a lungo termine, lo sforzo impiegato si traduce in un sicuro guadagno perché il cliente che si è trovato bene non solo ritorna, ma suggerisce anche ad altri di rivolgersi al vostro albergo.

La ristrutturazione può essere semplicemente incentrata a rinnovare l’estetica e l’aspetto degli interni delle stanze e per migliorare l’esperienza della clientela, tenendo sempre presente qual è il target dei propri visitatori.

In alcuni casi, la ristrutturazione delle camere dell’albergo diventa obbligatoria  ad esempio per facilitare l’accesso ed il soggiorno alle persone con disabilità, e quindi tutti quei lavori atti ad adeguare l’albergo per questa tipologia di clienti che vogliono soggiornare.

1. Ascoltare i suggerimenti dei clienti

Per ristrutturare un albergo è necessario ascoltare il feedback dei clienti.

Le critiche possono diventare dei parametri molto importati per decidere che tipo di lavoro intraprendere. I commenti della clientela offrono spunti per capire quali sono le aree dell’albergo che hanno bisogno di maggiore intervento.

2. Comunicare con largo anticipo l’inizio dei lavori

Quando si intraprende un processo di ristrutturazione, è necessario comunicare a tutti i clienti, con anticipo, le date durante le quali saranno svolti i lavori. La stessa informazione va inserita nel sito internet. Anche i social network sono indispensabili per mantenere un contatto diretto, continuo e soprattutto non stilizzato con la clientela. La comunicazione deve essere non formale ma interattiva.

3. Chiudere l’albergo interamente o parzialmente?

È importante decidere quando effettuare i lavori, quindi il periodo durante il quale, presumibilmente, ci sarà meno clientela. Se l’albergo rimane aperto tutto l’anno, è possibile prendere in considerazione l’ipotesi di non chiudere, e di eseguire i lavori a scaglioni. In questo caso, è essenziale la nomina di un project manager, che sovraintenderà al processo di ristrutturazione permettendo allo stesso tempo l’agevole permanenza della clientela all’interno dell’albergo.

4. Rivolgersi a professionisti del settore

Per poter ristrutturare le camere di un albergo è necessario contattare professionisti esperti in grado di elaborare un progetto adeguato, che dovrà essere formulato non in base ai vostri gusti personali, ma al target della clientela. Bisogna inoltre considerare che la ristrutturazione deve avere come fine il miglioramento della struttura, non il suo stravolgimento. È necessario rimanere coerenti con l’immagine dell’albergo, per evitare di perdere la clientela già fidelizzata.

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Come ristrutturare le camere dell’albergo?

Una camera d’albergo deve agevolare il rilassamento. Questa regola è valida per tutte le categorie d’albergo, a prescindere dal target della clientela.

Bisogna ricordare che il turista viaggia con moltissime borse, e quindi deve avere a disposizione mobili sopra i quali riporre gli oggetti. In una camera d’albergo non devono mai mancare comodini vicino ai letti, almeno un tavolo situato vicino ad una presa per collegare il pc, un armadio spazioso dove inserire facilmente gli abiti, alcune sedie.

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Tenete sempre presente quanto elencato a seguire…:

 

Una camera d’albergo deve sempre apparire elegante e accogliente al tempo stesso.

È curando dettagli come questo che puoi attirare la loro l’attenzione. Non dovrai spendere una fortuna: ti basterà, ad esempio, puntare su un set di lenzuola a tinta unita o, se vuoi andare sul sicuro, sul classico piumone bianco candido. Il bianco è sinonimo di pulizia e igiene e ha anche l’effetto di illuminare la camera, rendendola magicamente più spaziosa.

Secondo uno studio intitolato “From Economy to Luxury, What Matters Most to Hotel Guests” e pubblicato sul sito gallup.com, i viaggiatori sono attirati dalle camere che offrono letti comodi.

Punta sui colori neutri per le pareti

Alcune strutture hanno davvero bisogno di rinnovare il colore delle loro pareti.

Gli ospiti cercano una camera che sia moderna ma anche accogliente e, soprattutto, rilassante. Oggi c’è perfino chi decide di arredare la propria casa come un vero e proprio albergo.

Rinnova la disposizione della camera

Molti hotel sono ancorati a un concetto di camera ormai superato, oggi, per attirare l’attenzione dei viaggiatori è fondamentale distinguersi.

Elimina dalle pareti le foto più datate

Si tratta di quelle foto che non suscitano alcuna emozione, che molto probabilmente sono di scarsa qualità e che non sono in linea con l’attuale design della tua struttura.

Crea giochi di luce

La luminosità dona immediatamente eleganza e semplicità ad una stanza. Acquista lampade da terra, da tavolo e lampadari, generando più fonti di luce nello stesso ambiente. L’illuminazione giusta saprà dare calore anche alle camere d’albergo più semplici.

Utilizza dei fiori

Costano poco, profumano e rendono l’ambiente più bello. Un mazzo di fiori o una bella pianta è il tocco magico per creare la più lussuosa delle atmosfere. Posizionali in vasi abbinati con tutto il resto e ricordati di curarli.

Hotel eco-friendly… Consigli da seguire

La chiave del successo nel turismo del futuro è la sostenibilità.

 

Lo dicono i dati e lo confermano i viaggiatori, che cercano sempre più hotel eco-friendly e soprattutto ce lo chiede il Pianeta.

La sostenibilità ormai è diventata un must.

Sempre più viaggiatori sceglieranno un viaggio eco-sostenibile, e già due terzi dei turisti preferiscono prenotare un hotel green.

L’attenzione alle tematiche ambientali è condivisa da un numero sempre più crescente di viaggiatori, per i quali l’ecosostenibilità non è solo un valore aggiunto, ma un valore aggiunto capace di fare la differenza.

Si può essere ‘green’ con tanti accorgimenti che riescono a garantire un effettivo risparmio sui consumi e una maggiore diffusione dei principi ecologici, e anche le decisioni più semplici possono aiutare a preservare l’ambiente.

 

Comunicazione green e trasparente

 

Scegliete il vostro modo di essere sostenibile  e comunicatelo ai vostri clienti nella maniera più trasparente possibile.

Spiegate quali soluzioni avete impiegato per il risparmio energetico, tenendo sempre a mente a chi vi state rivolgendo, la clientela è attenta e capace di valutare la reale efficacia di quanto comunicate.

 

Eccovi alcune soluzioni che accontentano anche i clienti più esigenti:

 

  • Sostituite alla navetta un’auto ibrida o elettrica.

 

  • Promuovete la filiera corta, stringendo rapporti con i produttori locali per i cibi utilizzati al ristorante della vostra struttura.

 

  • Proponete tour a piedi, organizzate tour presso cantine, musei, luoghi di interesse, rigorosamente raggiungibili a piedi

 

  • Piantate alberi per compensare le emissioni di carbonio:. Se il vostro albergo si trova in città e non disponete di uno spazio libero da rimboscare potete affidarvi ad uno dei molti validi programmi che si occupano di farlo per voi.

 

  • Montate dei pannelli solari: la Germania riesce a coprire il 30% del proprio fabbisogno energetico tramite questa fonte energetica, fate un rapido conto di quanto potreste risparmiare.

 

  • Invitate gli ospiti a noleggiate le bici: assicuratevi che i vostri ospiti abbiano sempre a disposizione delle alternative gradevoli e convenienti all’utilizzo dell’automobile.

 

  • Invitateli a riutilizzare gli asciugamani, a non richiedere il cambio delle lenzuola ogni giorno magari con un cartoncino che spieghi le ragioni della vostra scelta.

 

  • Invitateli a riutilizzate le bottiglie: mettete a disposizione degli ospiti in partenza per una gita delle bottiglie di vetro o delle borracce. In questo modo contribuirete a sensibilizzare gli ospiti verso l’adozione di un comportamento responsabile, che forse adotteranno anche una volta fatto ritorno a casa.

 

  • Basta ai prodotti usa e getta: scegliete confezioni eleganti per i detergenti e adottate prodotti eco per i set cortesia.

 

  • Scegliete l’arredamento delle camere prodotto da aziende che promuovono l’eco-sostenibilità, come i materassi.

 

 

 

6 scenari per l’hotellerie del futuro

Oggi parliamo dei 6 scenari per l’hotellerie del futuro, quali saranno i viaggi del domani e quello che si prospettano per l’hotellerie. Scopriamolo insieme.

 

SCENARIO 1: I viaggiatori si muoveranno sempre di più tra lavoro e tempo libero.

Il confine tra vita privata e lavorativa è destinato a diventare sempre più sottile. Le persone creative sono piene di idee e amano andare in posti altrettanto ricchi di ispirazione. Si calcola che nel 2020 oltre il 50% della popolazione avrà un lavoro creativo, e quindi gli alberghi dovranno decidere – tra le altre cose – se essere un comodo posto di lavoro oppure un buon ritiro.

 

SCENARIO 2: La vacanza come viaggio verso il proprio io.

Per il turista del domani la cosiddetta “Destination Ich”, ossia un luogo che rispecchi il proprio ego. Conterà più del posto stesso in cui si passerà la vacanza. Questo concetto di destinazione è un mix di partecipazione, intuito, network ed emozioni.

Ad esempio gli ‘EcoHotel’ saranno sempre più gettonati perché la gente vorrà fare qualcosa di buono per l’ambiente anche durante le vacanze, la voglia di conoscenza è diventata una delle componenti naturali della nostra vita, alcuni alberghi possono persino trasformarsi in luoghi di apprendimento. La gente cerca incontri veri, e un albergo può offrirli pressoché quotidianamente. Alcuni Hotel dispongono di tavolini in disparte dove poter iniziare la giornata conversando con gli altri ospiti. L’esperienza vissuta è diventata la quarta dimensione, ed è in questo contesto che sempre più alberghi si stanno trasformando in strutture a tema.

 

SCENARIO 3: Il lusso giocherà un ruolo fondamentale , ma in modo diverso.

Nei prossimi anni il segmento medio del mercato turistico, che da solo produce il 50% circa del fatturato, sarà ancora più forte nonostante solo il 33% dei turisti venga inquadrato in questo settore. Per intendersi: il segmento low cost genera il 62% dei viaggiatori ma appena il 26% del fatturato!

L’ospite che cerca il lusso rimane un target importante per l’industria alberghiera, il concetto di lusso sta cambiando: oggi questo segmento cerca autenticità, ha come primo obiettivo la qualità della vita e ricerca il benessere individuale. Vuole avere tempo per sé, ma anche vivere un’esperienza che sia totale che lo coinvolga a 360 gradi.

 

SCENARIO 4: Vacanza 2.0: il viaggio inizia già prima della partenza. 

Internet è croce e delizia per il settore alberghiero, alle prese con recensioni negative da una parte e con prenotazioni inattese e raccomandazioni dall’altra. Per un albergo avere un sito web è ormai scontato, ma un sito serve a poco se non permette di accedere rapidamente alle informazioni e alle immagini più importanti per il cliente. Le nuove apparecchiature mobili (smartphone, tablet ecc.) permettono di utilizzare Internet in maniera innovativa, con le applicazioni che stanno guadagnando sempre più importanza perché antepongono il divertimento e la creatività alla produttività.

SCENARIO 5: Le destinazioni del futuro

Applicando oculate strategie di marketing e presentandosi in maniera chiara, in futuro sarà l’albergo stesso ad essere la destinazione, a prescindere dal luogo del pianeta in cui si trova. Gli ospiti di domani cercheranno sempre più luoghi particolari e rituali in cui sentirsi bene, per cui la destinazione troverà il suo complemento ideale in quelli alberghi capaci di offrire situazioni fuori dall’ordinario. Il nostro cervello infatti lega i ricordi ai posti agendo su tre livelli: il luogo nel suo contesto fisico, l’architettura e i rituali che si consumano in quel determinato luogo.

 

SCENARIO 6: Gli alberghi di nicchia

Le nicchie di mercato hanno un futuro garantito, in quanto cresce continuamente il numero di persone in cerca di esperienze diverse dalla massa. Tocca però all’albergatore riflettere bene per capire quale possa essere la nicchia che fa al caso suo: le nicchie, infatti, bisogna viverle in prima persona.

Che caratteristiche ha un materasso per albergo?

Il materasso è fra gli elementi più importanti che compongono una camera, forse la dotazione che attira maggior attenzione da parte dei clienti. A questo oggetto, spesso, essere legata l’intera valutazione del viaggio: nessuno, infatti, desidera pagare per un letto scomodo, nonostante si offrano servizi di alta qualità.

Al momento dell’acquisto, bisogna controllare le omologazioni. Un materasso per albergo, infatti, non deve solo rispondere a esigenze di comodità e comfort, ma deve essere conforme a requisiti di sicurezza stabiliti dalle normative vigenti. Le strutture ricettive con più di 25 posti letto hanno l’obbligo, per l’appunto, di dotarsi di materassi antifiamma, realizzati con materiali che rallentano la combustione e non emanano fiamme in caso di incendio.

Nel dettaglio, il materasso antifiamma (spesso erroneamente indicato come “ignifugo”) è contrassegnato dalla dicitura 1IM, omologazione che si ottiene dal Ministero degli Interni dopo aver compiuto la Prova di Reazione al Fuoco presso laboratori certificati. Soltanto i prodotti di qualità migliore ottengono una Classe di Reazione al Fuoco 1IM.

Il materasso, inoltre, deve essere comodo e confortevole, quindi l’albergatore deve anche scegliere il prodotto migliore per la sua struttura. Già, ma qual è il materasso migliore? Meglio acquistare a molle o schiuma?

I classici materassi a molle sono, ormai da tempo, stati sostituiti con i prodotti a Molle Insacchettate, più ergonomici, che regalano una qualità di sonno migliore. Sono traspiranti, resistenti e possono essere realizzati con altezze maggiori.

I materassi in schiuma, fra cui quelli in Memory Foam, stanno avendo sempre più successo, avendo il vantaggio di essere più leggeri e versatili di quelli a molle. Inoltre, possono avere il rivestimento sfoderabile e lavabile, per migliorare l’igiene del sistema letto. Maggiore è la densità della schiuma (il suo peso specifico) migliori saranno comfort e prestazioni del materasso.

Ma per sapere qual è il materasso ideale per una struttura ricettiva, l’albergatore dovrebbe affidarsi all’esperienza dell’azienda di materassi, che saprà consigliare il prodotto ideale per il target della sua clientela, consigliando quindi il prodotto con migliori prestazioni e miglior rapporto qualità/prezzo.